Shapeless 'Zine
Review of "Snew You"
by Hellvis
Gli americani Snew fanno della purezza la loro bandiera. Si sprecano le loro dichiarazioni d'odio verso le grandi corporazioni che muovono i fili del mercato musicale. Che sia vero o meno, i musicisti hanno rifiutato più di un'offerta da parte di etichette di un certo livello, preferendo autoprodurre il loro album d'esordio, "Snew You". Essi dichiarano, infatti, che la loro forza sta tutta nel passaparola tra i fan, deliziosamente battezzati "Snew World Order". Effettivamente, navigando su internet è facile leggere ottime recensioni nei loro riguardi, e più di un giornalista ne ha lodato le prestazioni dal vivo.
La storia degli Snew ha origine nel 2005, a Hollywood. Sin dall'inizio, la band ha messo a ferro e fuoco i palchi della California e degli Stati Uniti. La formazione non è mai cambiata: Curtis Don Vito (voce), And Lux (chitarra), Cat Tate (basso) e Mark Ohrenberger (batteria).
Il promo in mio possesso è un semplice cartoncino con il CD all'interno. In copertina, ci sono solo i membri della band in azione sul palco. "Snew You" è stato prodotto da Bobby Owsinski.
Un riffone, un acuto da manuale, ed ecco che "Stand Up High" entra nel suo vivo. E ragazzi, questo è il rock! Che tiro, che potenza! Grintosi, sudati, veri: ecco gli Snew! Grazie ad una produzione efficace, il gruppo spazza via tutto grazie ad un impatto devastante. L'heavy metal entra in contatto con l'hard rock dei tempi d'oro. La voce di Curtis è perfetta, in linea con la tradizione del genere: i suoi acuti spaccano i timpani, e tutta la prova indica sia una grande espressiva che un'estensione vocale invidiabile. Andy sfodera riff intrisi di tradizione rock; la sezione ritmica trascina il tutto con veemenza e voglia di picchiare. Da ascoltare e riascoltare.
"Got Love" è un brano americano fino al midollo, con una strofa alla Creedence e un ritornello alla AC/DC. Pur non pigiando sull'acceleratore, nè mantenendo i volumi al massimo, gli Snew riescono ad essere ugualmente coinvolgenti. Sì, perchè i ragazzi hanno il ritmo nel sangue. Mettete a confronto un gruppo di bravissimi mestieranti, e fateli suonare le stesse canzoni degli Snew. Le suoneranno benissimo, forse anche meglio di questi americani. Ma il feeling non sarà lo stesso. Complimenti a Owsinski per essere riuscito a infondere questo sapore "live" all'intera registrazione.
"Snew You" è un classico del gruppo, e il titolo della canzone è anche il suo motto. Da questa canzone è stato tratto il video presente nel CD, nella piccola sezione multimediale. In "Snew You", gli Snew incontrano il punk di Ramones e soci. Ma non è soltanto questo. Questa canzone trasuda tutta la tradizione nata, alla fine degli anni '70 e l'inizio degli '80, dall'incontro tra l'irruenza punk, le geometrie dell'heavy metal e l'aspetto selvaggio dei residui di hard rock. Con una canzone così è impossibile star fermi, perchè il ritmo penetra nelle vene e scorre come fuoco! Nulla è inventato, tutto è derivativo: ma, cazzo, è fatto così bene! Ogni volta che l'ascolto mi vien voglia di pogare contro il muro. Ed ho smesso di ascoltarla in auto, altrimenti la faccio volare a velocità inaudite!
"She's A Real Gunslinger" ci mostra il voto più maleducato e sporco degli Snew. L'incedere alcolico alla AC/DC viene imbastardito dall'interpretazione perfetta di Curtis, la cui abilità di cantante è fantastica. La sua voce racchiude in sè tutta la cattiveria e l'abilità necessaria per essere interpreti credibili di questo genere. La melodia è semplice, però efficace. Non posso stancarmi di ripeterlo. E' inutile cercare novità nella musica degli Snew: tutto ciò che suonano, è già stato suonato in passato. Ma è il feeling che conta. E quello che il quartetto comunica è reale, da brividi, superiore a quello di tante ottime band con le quali ho avuto a che fare negli ultimi tempi. E la semplicità del songwriting non lascia spazio ad artifici. Tutto è sincero, diretto, naturale. Proprio per questo penetra così a fondo nell'anima.
I riff di "Kick Me Over" suonano dannatamente metal, e le linee vocali la trasformano in un ibrido tra Judas Priest e Led Zeppelin. Grande canzone. Se il gruppo dovesse partecipare ad un grosso festival con i Priest come headliner, inviterei volentieri Halford a fianco di Curtis. Questa canzone sarebbe l'ideale per lui. Però gli Snew riescono ad esprimerla col loro linguaggio, fatto di intensità e precisione. La tecnica è sicura ma non è mai esibita eccessivamente. Anzi, gli assoli sono molto garbati, e non occupano più di poche battute. Non c'è una prima donna nella band, ma insieme si crea un suono avvolgente, infuocato, che non lascia superstiti.
"Head Trauma" è il classico blues che non fa mai male, piazzato al punto giusto. E' la loro "The Jack", la loro "Fire Trails" (a me piace accostare il diavolo e l'acqua santa... ma sono due canzoni che mi piacciono!), eheh. L'esecuzione è sempre distante dalle tentazioni dello strafare, ma è potente e sentita come non mai. Piacevole. Non certo il brano che proietterà gli Snew nell'Olimpo dei gruppi che contano, ma un brano che ci sta. Tra una birra e l'altra, un toccasana!
"Electric Is The Law" è una traccia dotata di gran dinamismo, sempre legatissima allo stile degli AC/DC, ma con quel tocco di heavy metal che non guasta. Non una virgola è fuori posto, tutto secondo copione. Prevedibili? Banali? Forse... ma che tiro, che cuore! Se solo acquisissero un po' di originalità in più, avrebbero il mondo nelle loro mani! Altro che Airbourne (pur con tutta la stima che provo verso il formidabile gruppo australiano)! Nel finale tornano gli spettri dei Led Zeppelin. Un omaggio.
Saliamo sulle moto e lasciamoci trascinare dalle note di "Get It To Go". Il motore corre, guadiamo l'orizzonte distante mentre nelle orecchie si sente il tuono del metallo pesante. Questa canzone ispira libertà, potenza e velocità. E il tutto è reso con un'espressività da brutti ceffi. Sì, c'è qualche passaggio più morbido, ma questa è comunque una musica da duri!
"Vibrator" ha un sound intenso e suadente. L'anima blues del quartetto torna a galla. Rilassata e lenta, e tutta basata sulla buona prova del cantante, e sul lavoro d'assieme degli strumentisti. C'è anche un organo a colorire il tutto. La semplicità e la schiettezza della composizione sono gli ingredienti segreti di tanta qualità.
"Heavy Water" mescola l'irruenza dei Motorhead e dei Saxon, alle partiture vocali di Deep Purple e Led Zeppelin. Altro che "heavy water", questo è Heavy Metal! Tiro, potenza, una carica di dinamite. Lasciate da parte la puzza sotto il naso: fatevi travolgere dalla valanga chiamata Snew! Una cavalcata metallica che chiude questo album nel migliore dei modi, e che non può che spingerci ad un'unica azione: schiacciare di nuovo il tasto "play". E poi farlo ancora. E ancora.
Che viaggio! Ogni volta ne esco con le ossa rotte, il cuore che batte a mille, e la spossatezza nei miei muscoli! "Snew It" è un disco intenso, che ridà nuova linfa ad un genere meraviglioso come l'hard rock. E il 2008 ci ha regalato un buon numero di pubblicazioni in tal senso, che fanno ben sperare per il futuro (l'ultimo dei Wine Spirit, per cirtarne un album tra tanti).
Gli Snew non inventano nulla, lo ripeto per la millesima ed ultima volta. Ricordano spessissimo gli AC/DC, ma chi se ne frega. Chi se ne frega se il prodotto finale è di questo spessore! Chi se ne frega se la musica parla al cuore e all'anima! Chi se ne frega se il CD si fa ascoltare, riascoltare ed ascoltare ancora! Perchè questo è il rock, una musica di passione, di sudore e di grinta. Una musica che lascia senza fiato.
Grandi Snew! Voglio vedervi in Italia! Vi auguro le migliori fortune! E voi, lettori, acquistate questo CD!
December 2008